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La Ludopatia si combatte con la giusta informazione e formazione

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La Ludopatia, che possiamo definire in termini popolari la “malattia del gioco” c’è sempre stata. In ambito medico-scientifico rientra nei disturbi psicologici ed è caratterizzato da una dipendenza patologica al gioco d’azzardo.

Rientra quindi nelle dipendenze, come lo sono quelli delle droghe, delle sigarette, dell’alcol, del sesso, cibo, acquisti, esercizio fisico, affettivo, lavoro, internet/tecnologia.

In pratica ogni aspetto della nostra vita può portare alla sua dipendenza. Ogni qualvolta si esagera si sbaglia. Prendete ad esempio quei ragazzi che magari iniziano, secondo loro con uno spinello, poi passano alla cocaina e poi magari ad acidi ed eroina.

C’è quindi chi esagera con il proprio corpo, ad esempio imbottendolo di tatuaggi fino al collo o magari anche in volto, c’è chi mangia troppo e va in sovrappeso, chi diventa alcolizzato, chi lavora troppo dimenticando che la vita non è solo lavoro.

E così, continuando, abbiamo chi esagera con il suo aspetto fisico, basti pensare ad esempio a quelle donne che sembrano degli uomini per i tanti muscoli che hanno o magari si rifanno il seno, le labbra fino a diventare un gommone gonfiabile.

Per non parlare poi chi passa sul cellulare la sua totale esistenza su reti sociali o chi si dedica agli acquisti compulsivi o chi è sesso-dipendente.

Insomma l’essere umano nella sua esistenza è portato ad avere tante cose da fare, ma ogni qualvolta esagera sbaglia. Ci sono alcune cose che non dovrebbe fare mai come le droghe e le sigarette e ce ne sono altre che dovrebbe fare nella giusta forma.

Pensateci, avere un fisico asciutto ed elastico fa bene alla mente e al corpo, quindi fare delle belle passeggiate magari in mezzo alla natura, su un lungo mare, un bosco, o magari anche solo nel parco sotto casa è salutare Imbottirsi di sostanze dopanti, stare chiuso tutto il giorno e tutti i giorni in palestra o a casa per far diventare il proprio fisico sempre più muscoloso, invece fa male.

Stesso discorso per il cibo e per le bevande. Una cosa è mangiare di qualità, con equilibrio e in maniera salutare e una cosa è mangiare in grandi quantità magari addirittura in quei posti chiamati cibi-veloci (fast food in inglese). Una cosa è bere un vino ogni tanto, magari in compagnia di una bella donna per una cena galante, e una cosa è diventare alcolizzato.

E ancora, una cosa è avere del buon sano sesso con la propria compagna, e una cosa è essere un maniaco sessuale fino ad andare di notte a trans.

Ogni aspetto della nostra vita può avere una modalità sana e una deviata.

In passato alcuni governi in Italia hanno pensato che il proibizionismo aiutasse a limitare la ludopatia, ma in realtà è una teoria che si è rivelata completamente sbagliata. Basti pensare a quanto sta emergendo in questi giorni, i giocatori protagonisti dello scandalo lo hanno fatto su siti illegali.

I siti illegali sono senza controllo, senza regole. Si possono perdere cifre esagerate. Da stupidi certo, ma perché lo fanno? Per la mancanza di formazione e informazione.

Già il fatto che non si conosca la differenza tra una piattaforma legale di gioco e una illegale è grave e negli ultimi anni, a mio modo di vedere, il decreto Dignità ha aumentato questo problema.

Sui siti legali subito dopo la registrazione è obbligatorio impostare dei limiti di gioco, in questa maniera è impossibile spendere più di una certa cifra. C’è il pieno controllo. Questo è uno dei motivi per cui consiglio a tutti di giocare non solo legalmente, ma anche sui siti Internet piuttosto che nel centro scommesse.

Questo perché invece nei centri fisici la logica dei limiti di gioco si perde totalmente o quasi.

A proposito proprio di questo punto nel mio libro Rivoluzione Digitale Italiana ho dedicato un capitolo a come contrastare la ludopatia e la mia idea è quella di centralizzare i limiti di gioco: sia tra bookmaker, sia tra fisico e online.

Ad esempio se decido di non giocare più di 100 euro al mese, questo valore dovrebbe essere centralizzato in quella che io chiamo tessera AAMS, un nuovo strumento che credo andrebbe implementato per tutelare i cittadini italiani. A differenza delle altre dipendenze come ad esempio quelle da cibo, sigarette, pornografia, è possibile abbattere la ludopatia con uno strumento di questo tipo.

L’utente a quel punto in tutto il mese, a prescindere se giochi online o in un centro fisico, avrà la possibilità di spendere al massimo nel mese la cifra indicata Io ad esempio dico sempre ai miei utenti che è da fessi spendere più di 50 euro in un mese per il gioco.

50 euro è una cifra moderata e permette di gestire il gioco legale come un sano hobby, come lo è andare in palestra per mantenersi in forma senza esagerare o come può esserlo andare a sciare, fare immersioni subacquei o giocare una volta a settimana a calcetto con gli amici o colleghi di lavoro.

Quello che sento in queste ore invece sono i soliti finti esperti, persone magari che sono in politica che nulla capiscono di queste cose, dire che bisogna vietare la pubblicità. Evidentemente non sanno che la pubblicità è già vietata, ma paradossalmente proprio questo proibizionismo ha portato le aziende a trovare vie alternative. Quindi ora c’è più confusione di prima, per come la vedo io il decreto Dignità ha peggiorato la situazione.

La formazione e l’informazione sono le armi per contrastare la ludopatia, magari anche grazie all’introduzione della tessera AAMS/ADM Badate bene parlo di tessera ADM e non quella sanitaria che invece non serve a nulla in questa logica.

Vi possono invitare a leggere il capitolo 25 del mio libro Rivoluzione Digitale Italiana: dal colonialismo all’indipendenza tecnologica Si intitola proprio così “Tessere AAMS per dire ‘basta’ alla ludopatia.

In generale poi vista la mia grande esperienza nel settore sarò lieto di aiutare politici e chiunque si occupi di tutelare i cittadini a fornire il mio supporto per risolvere il problema. Come ad esempio iniziare a capire che esistono siti legali e siti illegali, che le scommesse sportive sono una cosa e le slot tutt’altra cosa, che il proibizionismo e l’ignoranza sono i terreni più fertili per peggiorare le cose.

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Giulio Giorgetti

Giulio Giorgetti è il fondatore e storico amministratore del sito QuoteScommesseCalcio.com dal 2008 e padre del Betting Exchange in Italia. Autore del libro Quote Scommesse Calcio, il più venduto sulle scommesse sportive. Creatore di Pronostico.it e della sua intelligenza artificiale. Noto per aver dimostrato di essere il miglior pronosticatore al mondo con l'87% di pronostici vincenti, adesso si dedica ad aiutare gli altri a raggiungere i suoi stessi traguardi.

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