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Nelle scorse ore abbiamo segnalato l’impossibilità di accedere ai siti di scommesse per degli errori di comunicazione degli stessi con l’ADM (Agenzia delle Dogane e Monopoli). A differenza però di altre occasioni in cui i servizi sono stati ripristinati nel giro di poche ore questa volta il problema sembra più grave.
Al momento risultano fuori uso diversi siti vitali per il funzionamento della macchina statale: l’Agenzia delle Entrate, Ministero delle Finanze, ADM e la stessa Sogei.
Sogei è la società d’informatica che gestisce la rete della pubblica amministrazione in Italia e anche in passato è capitata una situazione del genere risolta. In particolare si ricorda il blocco del 22 maggio del 2014, 8 anni fa circa, iniziato nel tardo pomeriggio e risolto nelle prime ore del giorno seguente.
Anche in quella occasione il problema era generalizzato e riguardava tutti i bookmaker. In questa occasione il problema è ancora più evidente visto che negli anni il numero di italiani che stanno utilizzando Internet, così come il numero stesso dei servizi offerti dallo Stato italiano, sono aumentati.
Sogei con un messaggio sui social nega che ci sia la presenza di un attacco informatico e parla di generici problemi tecnici. Tra le possibili cause ci potrebbe essere un problema di natura elettrica, ma rimane il fatto che un’importante numero di siti delle istituzioni italiane è fuori uso.
Ad agosto 2021 la Regione Lazio ha subito un attacco hacker e quindi, smentite a parte, non sorprenderebbe se indagando più a fondo dovesse esserci anche in questo caso un’azione ostile esterna.
A prescindere dalle cause questa interruzione tira fuori un argomento che mi sta molto a cuore e che è la sicurezza della rete informatica italiana. Al momento infatti l’Italia ha una forte dipendenza da software e hardware stranieri e ho avuto modo di analizzare la situazione nel mio libro Rivoluzione Digitale Italiana: dal colonialismo all’indipendenza tecnologica.
Siamo in un’epoca in cui la guerre in Ucraina e in Asia stanno delineando un nuovo assetto mondiale. Tutti i cittadini sono connessi alla rete non solo per scopi informativi, ma anche funzionali. Le guerre cibernetiche sono all’ordine del giorno. Bisogna iniziare a creare delle forme di protezionismo della rete capaci di proteggersi maggiormente da attacchi esterni.
Si tratta di un processo che sta attuando adesso la Russia che di fatto sta seguendo quanto da me pronosticato nel mio libro del 2019. La Federazione Russa sta aumentando la sua sicurezza creando software e hardware prodotto in casa, liberandosi dai legami esterni.
La maggior sicurezza interna rappresenta anche un’opportunità di lavoro per centinaia di migliaia di italiani. Costruire nuovi software e hardware ha un impatto di miliardi di euro ed è un’occasione da cogliere. Il beneficio è quindi duplice: più sicurezza e più lavoro interno.
I siti ministeriali non sono più dei semplici siti vetrina, bensì dei veri e propri portali di servizi. Qualche anno fa si poteva storcere semplicemente la bocca per un episodio del genere, ma adesso si producono danni reali al cittadino. Non è più ammissibile che diversi siti pubblici siano offline nello stesso momento.
I cittadini stanno ora avendo un assaggio di cosa significa non essere pronti per l’era digitale. Se è vero che Sogei è un’ottima azienda è anche vero che i governi italiani devono iniziare presto un percorso per evitare del tutto incidenti del genere e l’unico modo per farlo è iniziare a creare una rete interamente italiana e protetta.
Da valutare anche l’ipotesi di appoggiarsi a più strutture italiane e non ad un unico mandatario, che se da una parte dovrebbe semplificare la gestione e l’interconnessione dei diversi progetti, dall’altro cade nell’errore di avere tutte le uova nello stesso paniere. Caduto un paniere, rotte tutte le uova.
Sono fiducioso che i sistemi verranno ripristinati anche in questa occasione nel giro di poche ore, ma il mistero rimane: hacker o non hacker, il messaggio ormai è arrivato a tutti gli italiani, sia istituzioni che cittadini, bisogna aumentare qualità e sicurezza della nostra rete informatica.
Aggiornamento: i servizi sono stati ripristinati durante la notte tra il 30 e il 31 marzo.
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