L’ora di Mattarella e il calcio come ammortizzatore sociale

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Il popolo italiano è in rivolta, gli errori di una maggioranza politica inadeguata a gestire il Paese sta portando alle sommosse di piazza.

L’ora di Mattarella è arrivata, solo lui può salvare il Paese tramite la composizione di un governo di unità nazionale. Deve intervenire subito, prima che ci scappi il morto.

Non perdonerei mai a Mattarella se dovessi vedere un cittadino italiano morire durante le rivolte. Non parlo solo della gente comune che si sta ribellando all’incompetenza di questo governo Conte, ma anche alle forze dell’ordine.

Se dovesse uscire un morto tra poliziotti, carabinieri, militari, gente comune allora il colpevole non sarebbe più il governo Conte, ma lo Stato italiano stesso.

Il governo Conte ormai è un giradischi rotto. Arranca, ritarda, limita le libertà personali, continua a fare un lockdown sempre più stringente mentre evita di chiudere le scuole, prima causa secondo me dell’aumento dei contagi. Sotto gli occhi di tutti è il fatto che da quando sono riaperte le scuole sono aumentati assembramenti nei mezzi pubblici e contagi.

Quindi caro Mattarella, qui non è Sergio che deve agire, ma il Presidente della Repubblica.
In qualità di primo cittadino dello Stato italiano, sei tu che devi intervenire.

Nelle ultime 48 ore abbiamo avuto un po’ di pace, anche grazie al calcio e in particolare alla Serie A che ha aiutato milioni di italiani a distrarsi per qualche ora dai grandi problemi che stiamo vivendo in Italia.

Per fortuna che si gioca spesso, quasi tutti i giorni, e il calcio sta diventando un grande alleato degli italiani durante questo lockdown 2.

Se non ci fosse stato il calcio probabilmente i forconi sotto Palazzo Chigi sarebbero già arrivati.

Ma il calcio non può e non deve risolvere tutti i problemi. Sì, è un importante ammortizzatore sociale, aiuta molto anche la psiche dei cittadini italiani, ma non risolve il problema alla radice.

Per questo i movimenti in piazza stanno diventando sempre più numerosi e l’unica soluzione è far “arrendere” il governo Conte e sostituirlo con uno nuovo che possa soddisfare tutte le anime del Paese. Solo il Presidente della Repubblica può aiutare che questa transizione arrivi subito e in maniera pacifica.

Per iniziare la settimana e aiutare tutti a superare questi momenti difficili voglio ricordare il bravissimo Gigi Proietti, i più giovani lo conosceranno di meno, ma è stato uno dei più grandi, soprattutto nel teatro.

Vi riporto una scena dal film Febbre di Cavallo, che andrebbe letta in una sua visione più ampia: