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Il Calciatore Più Forte? Ve lo dice una Canzone

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Chi è il giocatore di calcio più forte di tutti i tempi? Ve lo dice una canzone, quella di Francesco De Gregori.

Sto parlando naturalmente de “La leva calcistica della classe ’68” quella del famoso ritornello “Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia.

Questa canzone è stata dedicata ad Agostino Di Bartolomei nel 1982, storico centrocampista e capitano dell’AS Roma. Brano fortunato perché proprio nella stagione 1982-1983 poi la squadra giallorossa andrò poi a vincere lo scudetto.

Di Bartolomei è il giocatore più forte? Sì, sicuramente in quell’epoca storica e per un tifoso giallorosso come De Gregori, esattamente così.

Dopotutto possiamo parlare per ore, giorni, settimane ed anni su chi è stato il più forte calciatore della storia, ma ognuno avrà la sua opinione ed il test è semplice. Quindi facciamolo subito.

Quando ascoltate questa canzone, quando immaginate il calciatore sul dischetto con davanti il portierea a chi pensate? Sicuramente vi sarete immedesimati mille volte voi in prima persona in quel “Nino”, ma tante altre volte avrete pensate al vostro calciatore preferito.

Non credo che ascoltando quella canzone avrete pensato a Pelé, che è storicamente riconosciuto come il calciatore più forte di tutti i tempi, magari avrete pensato a Maradona se siete nati dalle parti di Napoli o magari a Messi o Cristiano Ronaldo se siete più giovani.

Ma se siete russi e avete vissuto da giovani gli anni 60 probabilmente il vostro giocatore numero uno ha la maglia numero 10, ma senza lo 0. Parlo di Lev Jasin (Yashin), nato a Mosca, considerato il più forte portiere di tutti i tempi, l’unico ad aver vinto un pallone d’oro nel 1963.

Il giocatore più forte di tutti i tempi infatti varia quindi a seconda dell’epoca calcistica in cui si vive e nell’area geografica di riferimento e magari anche in base al suo ruolo in campo.

Per chi ha più di 60 anni e vive a Firenze i giocatori più forti di tutti i tempi probabilmente sono stati Giancarlo Antognoni e Kurt Hamrin.

E io che ho mosso i primi passi al pallone chiedendo a mio padre “Ha segnato Antognoni?” avevo 6 anni e non c’era la televisione, ma solo una radiolina con la trasmissione della RAI Tutto il calcio minuto per minuto con una connessione che andava e veniva a seconda di come si posizionava l’antenna. Peripezie acrobatiche a volte di mio padre per sentire un passaggio di 30 secondi della propria squadra del cuore. Altri tempi.

Se siete nati in Sardegna il punto di riferimento è Gigi Riva, in ogni epoca ed ogni età. Si cresce con la leggenda del campione italiano.

Di giocatori forti ne abbiamo avuti tanti, faccio una carrellata solo per dire i primi che mi vengono in mente.

Tra quelli che non ho visto di persona Cruijff è sicuramente un giocatore fenomenale, ma di calcio ne ho visto tanto e sono tanti i giocatori che ho apprezzato preferisco parlare di loro.

I primi che mi vengono in mente sono del Milan di Sacchi, con la difesa Maldini, Baresi, Costacurta, Tassotti o il trio olandese Gullit, Rijkaard e Van Basten.

Van Basten, che giocatore. Fortissimo. Peccato per quella caviglia che lo ha fatto penare e ce lo ha tolto sin troppo presto dai campi di gioco.

Ho vissuto anche l’epoca di Maradona, Platini e del grande Roberto Baggio, ma anche quella della Sampdoria di Vialli-Mancini, quella del Parma di Buffon, Thuram, Bennarivo e Crespo.

Ho visto grandi giocatori nella Lazio come Nesta, insuperabile e il più bravo nelle scivolate, e quel fenomeno di Alen Bokšić che sgroppava senza mai fermarsi.

A proposito di corse verso la porta mi viene in mente Ronaldo il Fenomeno, il suo doppio passo e purtroppo quel brutto infortunio. Una forza della natura, un giocatore che metteva paura quando aveva la palla tra i piedi.

Un po’ come Edmundo, altro brasiliano, altro giocatore che gli avversari aspettavano ad attaccare perché sapevano che era meglio stargli a due metri di distanza altrimenti sarebbero stati superati. Un giocatore fortissimo, che ha giocato poco in Italia, che stava per vincere lo scudetto con la Fiorentina, ma che giustamente poi aveva tutto il diritto di tornarsene in Brasile. Sono uno dei pochi, forse l’unico che difende la sua scelta di vita. Lo chiamavano Animal, ma in realtà era una grandissima persona.

Se parliamo di attaccanti a Firenze naturalmente ho ammirato Baggio, Mutu, Toni ed Enrico Chiesa.

E della Roma? Beh sicuramente negli anni i tifosi giallorossi hanno messo sul quel dischetto di rigore prima Di Bartolomei, poi Conti, poi Giannini e poi Francesco Totti.

Totti, una delle ultime bandiere, un numero 10 fortissimo.

Sempre per associazione di idee mi viene in mente Zola, grandissimo giocatore forse sottovalutato, ma anche l’olandese Sneijder e arrivo anche a giocatori divenuti famosi all’estero come il rumeno Hagi e il bulgaro Hristo Stoičkov.

E a centrocampo? Mi vengono in mente i nomi di Dunga della Fiorentina, insuperabile e vero leader, Almeyda della Lazio, Simeone dell’Inter e Pavel Nedved.

Centrocampisti italiani? Vado controcorrente, ne dico uno solo: Cristiano Zanetti. Uomo silenzioso, si è visto pochi sui giornali, ma con una visione di gioco mai vista prima. Sapeva mettere i compagni in porta con dei passaggi e geometrie perfette. Vinse lo scudetto con la Roma nel 2001, lo volle fortemente Capello, e poi fece i successivi 10 anni tra Inter e Juventus.

Se parliamo di estero mi sono piaciuti molto giocatori che sono passati per il Manchester United. Non ho conosciuto George Best, ma ho visto Giggs, Rooney e Van Persie. Nell’Arsenal Thierry Henry, ma anche Alan Shearer bandiera del Newcastle.

E tra i giocatori degli ultimi anni chi mi sta piacendo di più? Anche qui vado controcorrente, ma dopotutto forse la mia capacità di saper vedere oltre è anche uno delle doti che mi permettono di aver i pronostici più vincenti al mondo.

Sto parlando di Federico Bernardeschi, giocatore fortissimo, ma che è stato bersagliato prima dai giornalisti e poi dai tifosi. Quest’anno sembra l’anno della sua rivincita, vedremo. Rimane il fatto che è un talento.

Muriel. Anche qui. Non giocherà in una grande squadra, ma è davvero fortissimo. Un fenomeno.

Un po’ stagionato, ma sempre forte Ibrahimovic, uno che sposta l’ago della bilancia.

Fatemi ricordare anche due nazionali italiane:

1982: Zoff, Bergomi, Gentile, Scirea, Collovati, Cabrini, Conti, Tardelli, Oriali, Antognoni, Rossi, Graziani, Bordon, Dossena, Marini, Causio, Altobelli. Allenatore Bearzot.

2006: Buffon, Peruzzi, Amelia, Grosso, Cannavaro, Materazzi, Barzagli, Nesta, Oddo, Zaccardo, Zambrotta; Barone, De Rossi, Pirlo, Perrotta, Camoranesi, Gattuso; Gilardino, Del Piero, Iaquinta, Inzaghi, Totti e Toni. Allenatore Lippi.

Tanti campioni, in tante epoche diverse. Impossibile definire un giocatore assoluto. Appena smetteranno di giocare Cristiano Ronaldo e Lionel Messi entreranno nella storia e andranno a contrastare i più grandi del passato.

Quindi alla fine l’unico modo per sapere che è il giocatore più forte della storia è uno solo: chi è il giocatore a cui pensate mentre ascoltate “La Leva Calcistica del ’68 di Gregori”?

Io Baggio. E voi?

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Giulio Giorgetti

Giulio Giorgetti è il fondatore e storico amministratore del sito QuoteScommesseCalcio.com dal 2008 e padre del Betting Exchange in Italia. Autore del libro Quote Scommesse Calcio, il più venduto sulle scommesse sportive. Creatore di Pronostico.it e della sua intelligenza artificiale. Noto per aver dimostrato di essere il miglior pronosticatore al mondo con l'87% di pronostici vincenti, adesso si dedica ad aiutare gli altri a raggiungere i suoi stessi traguardi.

4 commenti

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  • Ottimo articolo e lista piena di grandi campioni…magari qualcuno è stato anche saltato ma non si finirebbe mai……
    Scegliere chi è stato il più forte di tutti,anche qui si aprirebbe un dibattito infinito,forse io sarei uno di quelli che direbbe Maradona così di primo impatto.
    Se invece parliamo di tempi più recenti chi mi ha fatto sognare vederlo giocare forse è stato “Ronaldo il fenomeno” e sono tifoso della Roma.Ma se sento la canzone mi viene in mente anche a me Roberto Baggio,altro grande mio idolo!!!!
    Buona serata a tutti!

  • Il giocatore più forte della storia rimane Diego Armando Maradona. Non sono di Napoli, non sono di Buenos Aires, ma le emozioni vissute vedendo giocare Diego sono state, e credo purtroppo che lo rimarranno, uniche.
    La canzone di De Gregori mi fa pensare a un numero 7, un altro giocatore che mi è rimasto nel cuore per la gioia che mi dava vederlo dribblare e crossare palloni deliziosi ai suoi attaccanti: Claudio Sala

  • I brividi sulla pelle e un pò di emozione mi è venuta. Davvero toccante l’articolo.
    Io dico: Kakà del Milan (no real madrid).
    Non sono milanista ma in quegli anni mi ha fatto davvero sognare. Un bravo ragazzo, un cuore immenso e talento da vendere.

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