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Questa notte, in piena tradizione del governo Conte che ama ritardare le consegne e fare comunicazioni importanti nelle ore piccole, è uscito il nuovo DPCM che come avevamo previsto vieta il calcetto ed altri sport di contatto a livello amatoriale.
Allo stesso tempo però tiene aperto lo sport a livello dilettantistico e quindi anche quello professionistico.
Già qui il DPCM fa acqua. Il calcetto non è uno sport di contatto come da sentenza della Cassazione dello Stato italiano e comunque la possibilità di essere contagiati mi sembra molto più bassa rispetto ad una partita di calcio dilettantistico o professionistico dove i giocatori sono in continuo contatto fisico.
A voler pensare bene possiamo dire che si è voluto tenere vivo il calcio tenendo conto della mia raccomandazione che lo sport, soprattutto quello professionistico trasmesso in TV, può avere una importantissima funzione sociale e intrattenere milioni di italiani durante questo lockdown mascherato.
Il governo Conte invece non segue il mio consiglio di imporre la formazione a distanza nelle scuole, così avremo di nuovo ogni mattina milioni di studenti pronti a riempire i mezzi di trasporto pubblico e le strade.
Secondo voi c’è più assembramento in una partita di calcetto o all’interno di un autobus la mattina alle 07:00?
Si conferma quindi il mio pensiero che per motivi politici si stia preferendo non intervenire su quello che la logica mi fa pensare essere la prima causa dell’impennarsi di casi nelle ultime settimane: la riapertura delle scuole.
Sono il primo a volere che la formazione ci sia, ma in questo momento è opportuna farla a distanza.
Non solo, il DPCM del governo Conte avrebbe dovuto imporre l’utilizzo di software italiani per le videoconferenze sia per motivi di lavoro che studio.
Guardate qui l’andamento del valore azionario della Zoom Video Communications, l’azienda che produce Zoom uno dei software più usati in questo periodo in Italia:
Lo scorso anno valeva 70 dollari e grazie alla pandemia è arrivato a circa 500 dollari. Peccato che l’azienda sia USA e che quindi ad arricchirsi è uno stato straniero invece che l’Italia.
Possibile che il governo sia incapace di suggerire fortemente l’utilizzo di software italiani per fare videoconferenze al fine di provare almeno nel settore informatico a recuperare dalla crisi economica che stiamo vivendo?
Nel mio libro Rivoluzione Digitale Italiana: dal colonialismo all’indipendenza tecnologica propongo molte soluzioni per rilanciare l’economia italiana e farla primeggiare nel mondo tramite l’utilizzo di strumenti informatici ed uno dei passi da fare è proprio quello di svincolarci il più possibile dall’utilizzo di software stranieri.
Il bello è che il libro l’ho pubblicato a Novembre 2019, ben prima dell’emergenza Covid.
Bisogna iniziare a cambiare il modello di sviluppo italiano, utilizzare la tecnologia come ponte di lancio.
Ma il governo Conte, no, non ci pensa. Secondo lui, chiudere il calcetto è più salutare di evitare che milioni di studenti la mattina si assembrino sui mezzi pubblici. Utilizzare software stranieri è meglio che iniziare una rivoluzione digitale italiana.
Reputo che questa classe continui a sbagliare, giorno dopo giorno, decisione dopo decisione.
Ho fatto un conteggio ieri calcolando il numero di contagiati con il numero di tamponi dei giorni precedenti e si confermano le mie previsioni, abbiamo superato il record di 6.500.
Appena il numero di tamponi tornerà ad essere sopra 120.000 si supererà 6.500, forse anche 7.200, e a quel punto il trend sarà di oltre 10.000 entro questo fine settimana.
Siamo davvero sicuri che il problema sia il calcetto? Oppure chiudere i locali alle 24 e alle 21 a seconda se hanno o meno un tavolo?
Anche qui il governo Conte sbaglia. Se si riduce l’orario, l’assembramento aumenta. Quindi anche qui è quantomeno sballata questa decisione. La mia sensazione è che quindi la riduzione dell’orario sia solo una forma di primo copri-fuoco.
Continuano a dire che non ci sarà lockdown, ma di fatto passo dopo passo, stanno sempre più limitandoci le libertà personali come quella di suggerire fortemente l’utilizzo delle mascherine anche all’interno delle nostre case.
Se vi viene a trovare un amico a casa e anche rispettate la distanza di sicurezza dovete mettere la mascherina, ma se siete su un autobus con decine di persone accalcate che non conoscete va tutto bene.
Quanto ci metterà il governo Conte a capire che bisogna limitare gli spostamenti degli studenti soprattutto quelli che hanno ad esempio dai 14 anni in su che possono benissimo starsene a casa senza nemmeno bisogno di un baby sitter?
Speriamo che piano piano a forza di ripetere le mie soluzioni queste arrivino al governo, come tra l’altro sembra essere arrivato uno dei miei suggerimenti delle scorse settimane.
Mi riferisco al fatto che finalmente si è capito che non bisogna mettere un numero fisso di spettatori per la presenza negli eventi sportivi, ma uno in percentuale in base alla capienza massima e questo è stato fatto.
Io avevo suggerito un 10% o 20% della capienza massima e il Governo Conte ha messo 15% con max 1.000 posti. Bene, questo va bene.
Dopotutto non si può paragonare lo Stadio Olimpico di Roma con il Penzo di Venezia. Il numero fisso era un errore palese.
Quindi parlare fa bene, per ora il fatto di non aver chiuso il calcio professionistico e aver aperto ad una presenza in piccola percentuale degli stadi è una prima ragionata conquista.
Ci sono però da fare cose molto più impattanti per il benessere fisico ed economico dell’Italia.
Continuo a ripetere che due forti soluzioni per ridurre presto il numero di contagiati sono la formazione a distanza soprattutto per gli studenti dai 14 anni in su, universitari compresi, ed iniziare una rivoluzione digitale italiana con utilizzo e sviluppo di software nati in Italia.
Inoltre credo sia opportuno non vivere alla giornata come sta facendo questo governo, bensì sia necessario sin da ora prevedere dei livelli di allerta in base a determinate condizioni. In questo modo sarà chiaro per tutti sin da subito cosa fare al verificarsi di certe condizioni.
Proprio ieri nel Regno Unito hanno previsto ad esempio 3 soglie di intervento Covid legate a parametri ben precisi, proprio in linea con quanto avevo proposto nei giorni scorsi. In Italia ancora si lavora invece alla giornata lasciando tutti nella continua incertezza.
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Beati coloro che ieri si sono fatti per l’ultima volta una partita a calcetto.
Martiri però coloro, magari gli stessi che ieri hanno giocato a calcetto, che oggi si troveranno sul loro autobus o sul loro vagone della metro decine di studenti appiccati pronti a regalargli il virus che ancora non avevano preso.
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Buongiorno a tutti, Grande analisi Giulio !
Riguardo il già affrontato tema della (mancata) Rivoluzione digitale, come per l’esempio che facevi di Zoom, forse la questione non è Conte o qualche altro politico, anche dell’attuale opposizione, bensì che ci sono interessi economici occulti sovranazionali, ai quali i vari politici devono attenersi, essendo alla fin fine essi meri esecutori materiali e frontman, rispetto a chi muove le fila da dietro le quinte.
Buongiorno a tutti! 😀