Scommettere solo su Serie A: perché è un errore che ti fa perdere sempre

Ogni anno è la stessa storia. Ogni inizio stagione, che sia agosto come nella maggior parte dei casi o altri mesi, il giocatore medio ha una nuova “occasione” di perdere: l’inizio delle scommesse Serie A.

Chi conosce il mio libro Quote Scommesse Calcio sa che per giocatore medio intendo la quasi totalità degli scommettitori, dire oltre il 99%, diciamo pure il 99,9%. Di errori ne fanno tanti, a partire ad esempio dall’utilizzare le multiple invece di giocare in singola, dal cercare quote elevate senza metodo, dal guardare statistiche inutili, fino a chi pensa di “sapere tutto del calcio”.

Ecco, tra i vari errori classici c’è questo: scommettere solo su Serie A. Inizia la stagione, scommette. Perde. Poi gioca male fino a maggio, perde tanti soldi, si ferma per l’estate, fa qualche schedina qua e là e poi che succede? L’adrenalina risale con l’inizio della nuova stagione e… bam! Altra serie di sconfitte, puntuali come l’orologio atomico dell’INRiM di Torino.

Sì, l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica è l’orologio di eccellenza mondiale e detta il tempo legale in Italia. Ecco, lo scommettitore medio è puntualissimo nel perdere.

Perché chi sceglie di scommettere solo su Serie A perde sempre? Vediamo i tre motivi principali.

1. Questione di numeri

In una stagione di Serie A ci sono 380 partite. Ogni anno nel mondo, invece, se ne giocano oltre 50.000. Non vi viene il dubbio che ci siano incontri migliori altrove?

Su 380 partite, forse 50 possono essere buone, se vogliamo esagerare 100. Ma pensare che tutte siano interessanti per scommettere è assurdo. Per spiegarmi, uso una metafora: è come voler cercare la donna della vostra vita sull’autobus 708 a Spinaceto che passa alle 14:55 davanti all’edicola. Salite lì e pretendete di trovarla proprio su quel mezzo. Ma Roma, l’Italia e il mondo sono molto più grandi di quell’autobus.

Ecco, limitarsi a scommettere solo su Serie A significa pescare in uno stagno microscopico quando davanti avete un oceano di possibilità.

2. L’illusione di conoscere le squadre

Il secondo errore di chi vuole scommettere solo su Serie A è pensare di conoscere bene le squadre. C’è gente che sa tutto: giocatori, moduli, allenatori, mogli, fidanzate e amanti. Alcuni fanno pure il fantacalcio e conoscono i voti in pagella. Ma quando scommettono, perdono comunque.

Il motivo è semplice: il fantacalcio è una cosa, le scommesse sono un’altra.

Anch’io, in passato, mi perdevo dietro a formazioni, arbitri, diffidati, condizioni meteo. Risultato: troppa informazione che si trasformava in disinformazione. Poi ho individuato i pochi indicatori davvero importanti, quelli che oggi sono alla base del metodo spiegato in Quote Scommesse Calcio. Questo mi permette di analizzare una partita in pochi secondi senza nemmeno sapere chi gioca.

3. Lo stop estivo

Il terzo punto riguarda la pausa estiva. Chi si ferma per tre mesi perde ritmo e allenamento. È come il primo giorno di scuola dopo le vacanze: fatica, lentezza, difficoltà a riprendere.

Molti scommettitori si concentrano solo sui grandi campionati – Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga, Ligue 1 – e ignorano il resto. Risultato: continuano a perdere.

Per questo insisto sull’importanza dell’allenamento. Il primo passo non è scommettere, ma fare pronostici. Potete farli sempre, anche senza soldi, ed è un modo divertente e utile per restare in allenamento. Quando sarete diventati bravi, allora potrete decidere se e quando scommettere.

Ricapitolando

Chi sceglie di scommettere solo su Serie A parte già sconfitto. Non è questione di fortuna o di conoscenza del calcio, ma di metodo e allenamento.

Il giocatore medio continuerà a perdere, puntuale come l’orologio atomico. Chi invece impara ad allenarsi, a fare pronostici e a guardare oltre il piccolo stagno della Serie A, ha finalmente la possibilità di vincere.