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Preparatevi, allacciate gli scarpini.
Apriamo il post del giorno facendo riferimento ad alcuni mantra errati che abbiamo visto non solo nella giornata di ieri ma nel tempo. Dobbiamo dire che il Popolo QSC è sempre più formato sul mondo delle scommesse e non cade spesso in questi errori ma può capitare che per pigrizia mentale si sbagli, pertanto oggi vogliamo analizzare alcuni refrain visti nei commenti.
“Attendo il live”
Premesso che in alcuni casi può essere utile attendere il live, ad esempio se si conosce molto bene una partita e pensiamo che uno o più giocatori importanti possano esserci o meno, nella maggior parte dei casi rischia di diventare solo una perdita di un’occasione. Ci riferiamo al fatto che il bello del Betting Exchange ad esempio è quello di prendere una quota migliore dal mercato e facendolo prima che inizi la partita sarà più facile. In particolare ad esempio sui segni 1X2 e sugli Under prendere una quota nel prematch, quindi prima che inizi la partita, è meglio che attendere il live.
Facciamo alcune ipotesi, se vogliamo bancare la squadra ospite il cui Punta è 3.80 e il Banca è 4.00, se ci muoviamo nel prematch possiamo prendere una quota vicino a 3.80 mentre se attendiamo il live è probabile che dovremo almeno prenderla a 4.00 se non addirittura a 4.20 o 4.50.
“Attendo che si alzi la quota”
Se invece decidiamo di puntare la squadra di casa le cui quote ad esempio sono 1.80 e 2.00 potremo provare a prenderla nel prematch più verso quota 2.00 che 1.80.
Quando inizierà il match la quota tenderà a salire ulteriormente certo ma è anche vero che se la squadra di casa è favorita potrebbe anche segnare subito, quindi se si pensa come un utente male informato “ho la quota 1.80, attendo che cresca durante il live” si rischia di perdere un’opportunità se il goal arriva ad esempio nei primi 10-15 o 20 minuti. Inutile attendere che cresca nel live se si può provare a prenderla nel prematch già più alta, se poi non ci si riesce amen.
“Attendo che si abbassi la quota”
In maniera analoga può capitare che si decida di attendere che la quota si abbassi prima di bancare, ad esempio in un banca X dove le quote sono date tra 3.80 e 4.00 si potrebbe voler provare ad attendere che scenda. In questo caso il ragionamento ci potrebbe stare perché più è bassa la X più si riuscirà ad avere un profitto nel momento del goal di una delle due squadre ma rimane il fatto che il tentativo di prenderla ad una quota migliore lo si può già iniziare nel prematch, se poi non ci di riesce allora lo si fa in live.
Aspetti il live? Forse hai le idee troppo confuse, lascia perdere
Spesso vediamo che alcuni utenti con troppa superficialità dicono di aspettare il live perché hanno le idee confuse su cosa giocare e allora in questo caso è meglio lasciare perdere la scommessa del tutto. Questo perché una cosa è avere una strategia in mente e una cosa è andare a braccio.
Il pronostico va fatto per tempo.
Il pronostico va sempre fatto prima
Il pronostico, che ricordiamo essere sempre l’elemento più importante per vincere con le scommesse sportive, va sempre fatto prima. Poi si può pensare di attendere prima di giocarlo ma cambiare opinione in corsa è solo un bagno di sangue.
Quindi il metodo corretto di giocare è:
1) Studio il pronostico
2) Studio la strategia da applicare in base al pronostico
3) Piazzo la giocata, possibilmente già nel prematch
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Eccezioni per cui vale la pena attendere il live
Premesso quindi che in un mondo normale giocare già nel prematch è più vantaggioso anche perché non si viene influenzati da fattori psicologici che possono confonderci le idee ci possono essere delle situazioni in cui vale la pena aspettare il live. Si tratta comunque come detto di casi limite, per quanto ci riguarda ad esempio lo facciamo su partite su cui comunque abbiamo un pronostico in mente ma vogliamo avere la conferma ad esempio del modulo o della formazione. Questo comunque può valere su un match su 10 giocati, alla fine l’esperienza insegna che studiare un buon pronostico e piazzare subito la propria giocata è molto più vantaggioso che attendere il live.
Stai sudando? Allora stai sbagliando
Troppe volte infatti abbiamo visto che chi arriva al live ha le idee confuse, poi magari si fa confondere da un’azione, da un commento errato dei telecronisti che per loro mestiere tendono ad enfatizzare tutto anche se un calzino di un giocatore è più basso dell’altro e così alla fine arriva il cuore che palpita a 1000, si inizia a sudare e sembra che sia un obbligo scegliere in poco tempo cosa giocare. Errori, errori e ancora errori. Bisogna arriva preparati.
Un po’ come a scuola quando ci interrogava il professore, se si era preparati allora era anche un piacere rispondere alle domande, se invece non lo eravamo allora si improvvisava cercando magari suggerimenti a destra e a manca. E allora li arriva il terreno fertile per i fanfaroni e il loro gruppi segreti.
Ricordate se il cuore vi palpita e/o sudate state sbagliando o strategia o importo.
Non è il tema del giorno ma a tal proposito ricordiamo che la migliore regola di money management, semplice, veloce e che utilizziamo noi stessi è non piazzare mai scommesse che siano superiori al 10% della propria cassa. Se avete una cassa importante potete anche usare una percentuale tra il 2% e il 5% a tal proposito consigliamo di leggere l’articolo Quanti soldi rischiare al massimo su una scommessa Punta e Banca?
“Quota basse non vale la pena”
Questa è un’altra frase che abbiamo visto utilizzare troppo negli ultimi tempi. Da una parte in alcuni casi può essere corretta, noi stessi a volte ne facciamo riferimento ma questo solo quando all’interno di un’analisi vediamo che non c’è proporzione tra il pronostico che abbiamo in mente e la quota offerta dai bookmaker.
Diverso invece è quando si pensa che una quota sia bassa in assoluto. Alcuni utenti ad esempio si fanno fregare dai tanti fanfaroni che parlano del raddoppio, uno dei tanti modi per perdere non la cassa ma proprio la casa (quella con una “s” sola) intera, e allora cercano quota intorno a 2.00. Errore.
Se una quota è 1.20 o 1.30 ed è molto probabile, la quota non è bassa, è invece un affare.
Quindi ritenere una quota bassa in assoluto è un errore da scommettitore medio, il solito che gioca le sue “bollette” e che poi piange puntualmente.
Quindi attenzione a dire quote basse. Chiaro che se invece capita ad esempio di pensare ad un over 2,5 del Barcellona e la quota è 1.30 non vale la pena, si che è bassa questa ed è un rischio. Ma se abbiamo ad esempio un over 1,5 a 1.25 o 1.30 di un match dove pensiamo che arrivi almeno un over 2,5 se non 3,5 allora questa non è bassa, bensì è un’ottima quota, una scelta intelligente.
Stesso discorso vale per un altro argomento già affrontato varie volte, meglio giocare un 1X a 1.30 che un segno 1 a 1.30. Ci sembra chiaro no? Abbiamo già avuto modo di dimostrare tante volte quanto sia un pericolo giocare segni secchi (1 o 2) con quote così basse. Stavolta dire “basse” ci sta proprio bene perché in proporzione al rischio non convengono. Meglio giocare due segni su tre che uno secco no?
Raccomandazione per il popolo QSC
Speriamo che questo articolo molto importante sia stato letto per bene perché seguire la massa con frasi del tipo “aspetto il live” o “aspetto che si alzi la quota” e menate varie spesso è solo un modo per andare impreparati e scendere in campo senza aver nemmeno allacciato gli scarpini.
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