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Nuova Coppa Italia dalla stagione 2021/2022: Come Funziona, Pro e Contro

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Il Consiglio di Lega Serie A ha deciso un nuovo formato per la Coppa Italia a partire dalla stagione 2021/2022.

La nuova Coppa Italia inizierà il 15 agosto 2021 (una settimana prima della prima giornata di campionato) e sarà composta da sole squadre di Serie A e Serie B, 40 in tutto è quindi esclusa la Serie C.

Sin dalla prima giornata scenderanno in campo 12 squadre di Serie A.

Non ci sono ulteriori informazioni su come funzionerà la nuova Coppa Italia pertanto le forniremo quando le avremo. Nel mentre possiamo fare alcune valutazioni.

La scelta di chiudere alla Serie C sembra un errore in termini di valore del trofeo. La parola stessa è Coppa “Italia” e dovrebbe avere un valore di unificazione nazionale, mettere squadre forti e deboli, squadre delle metropoli e quelle delle province. Andare a tagliare fuori la Serie C significa perdere questo valore di unità nazionale.

Il lato positivo è invece che inizierà già a Ferragosto e che vedrà sin da subito impegnate gran parte delle squadre di Serie A.

La scelta di rinnovare la Coppa Italia è da apprezzare anche perché la formula che era stata ideata negli ultimi anni facilitava la vittoria alle solite grandi. Basti pensare ad esempio che la Lazio giocava praticamente sempre in casa, almeno fino a quando abbiamo segnalato il problema con numeri alla mano con l’articolo Coppa Italia: vi sembra normale che la Lazio giochi sempre in casa?

Da tenere conto poi che la Serie C era già penalizzata proprio da questa formula e adesso toglierla del tutto cambia poco.

Possiamo vedere positivamente il cambiamento perché era necessario farlo e una volta che sarà attiva la Nuova Coppa Italia si potrà pensare in futuro di ampliarla e ridargli quel valore nazionale che è andata perdendo.

In termini di competizione invece facendola partire prima e con squadra più importanti dovrebbe essere più interessante sia per gli spettatori che per gli sponsor.

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Giulio Giorgetti

Giulio Giorgetti è il fondatore e storico amministratore del sito QuoteScommesseCalcio.com dal 2008 e padre del Betting Exchange in Italia. Autore del libro Quote Scommesse Calcio, il più venduto sulle scommesse sportive. Creatore di Pronostico.it e della sua intelligenza artificiale. Noto per aver dimostrato di essere il miglior pronosticatore al mondo con l'87% di pronostici vincenti, adesso si dedica ad aiutare gli altri a raggiungere i suoi stessi traguardi.

19 commenti

  • D’accordissimo con Fra85, alla fine la motivazione è quasi sempre il denaro, sicché, al di là delle formule, quando ci sarà un premio in denaro importante anche per la vittoria in Coppa Italia e, soprattutto, se alla vincente della coppa nazionale fosse assegnato un posto in Champions, ecco che tutti si impegnerebbero.

    La mia proposta per valorizzare la Coppa Italia è di giocarla interamente prima di iniziare il campionato, posticipando quest’ultimo ad ottobre, in modo da utilizzarla come un antipasto del campionato, ma con la formula dell’eliminazione diretta, in pratica una specie di play-off che nel campionato non c’è, sfruttando anche la fame di calcio dei tifosi dopo la pausa estiva.

    Inoltre, dal punto di vista pubblicitario, punterei sul seguente messaggio:
    “Sono più importanti i 100 metri o la maratona? nessuno può stabilirlo, ciascuno ha il suo valore e il suo fascino, dunque iniziamo a goderci i 100 metri (cioè la Coppa Italia), per poi passare alla maratona (il campionato)”;

    in pratica, il senso del messaggio è cercare di rivalutare il valore sportivamente probante anche della formula ad eliminazione diretta, che è palesemente più episodica e dunque oggettivamente rispecchia meno i reali valori, però, presentandola nei termini sopra-descritti, tale limite potrebbe essere mascherato e dunque, agli occhi dei tifosi, assumerebbe anch’essa un suo valore, non solo emozionale (che già ha ampiamente, essendo appunto aperta a sorprese), ma anche di merito sportivo.

    • Sì, ma anche la formula è importante. Il premio serve solo per incentivare a mettere giocatori titolari, cosa che come ho spiegato già stanno facendo negli ultimi anni. Quello che serve è creare interesse nella gente per vederla questa coppa. Se si giocano poche partite e male e addirittura all’estero (si chiama “ITALIA” e si gioca in Qatar???) la gente non si appassiona, quindi pochi spettatori, pochi sponsor e via dicendo.

    • Beh insomma, se mettessero la regola che la vincente della Coppa Italia ha la possibilità di qualificarsi in Champions mediante spareggio con la quarta classificata in campionato oppure addirittura di andarci direttamente eliminando il posto Champions della quarta classificata in campionato credo che l’ interesse della gente aumenterebbe notevolmente. Si vedrebbero altresì partite combattute e una comunicazione tra classifica del campionato e andamento della Coppa Italia secondo me molto accattivante.

    • Sai se la Coppa Italia la dovessero vincere, che ne so, Pro Vercelli, Frosinone, Chievo…
      L’anno dopo un girone di ferro in Champions con Barcellona- Ajax – Celtic – Frosinone.

      🙂

      E’ anche vero, visto che a me piace il passato, il grande Vicenza arrivò nel 98 in semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea.
      Ma il Vicenza giocava in A….
      Comunque, se non sbaglio, l’unica squadra militante in B ad aver vinto la Coppa Italia è stato il Napoli nel 1962.

    • Si beh, infatti non è molto realistico pensare che possa vincerla una squadra di serie B, però mettiamo che la vinca che so, la Fiorentina o la Sampdoria… Intanto vorrebbe dire che hanno già una rosa competitiva e poi con gli incassi per la qualificazione alla Champions potrebbero migliorarla ed entrare in un circolo virtuoso in stile Atalanta. Me lo ricordo quel Vicenza, allenatore Guidolin, poi c’ erano Ambrosini, Mimmo Di Carlo, Zauli e il grande bomber Luiso!

    • In ogni caso in potenza è possibile anche adesso che una squadra di serie B vada in Europa perchè se vincesse la Coppa Italia si qualificherebbe per l’ Europa League.

  • L’ idea è buona anche perché come ho detto ieri la maggior parte di squadre di C non può permettersi di rafforzare le rose causa enormi problemi economici, per cui si vedrebbero partite poco affascinanti. Però l’ appeal che avrà questa nuova formula dipenderà anche da come affronteranno la competizione le squadre di serie A, se schiereranno formazioni composte da riserve per 8/11 non si sarà risolto molto. Personalmente avrei puntato anche sulla modifica del premio, ad esempio si sarebbe potuto offrire alla vincente della Coppa Italia uno spareggio andata e ritorno contro la quarta classificata in campionato per decretare l’ ultimo posto Champions.

    • Sono ormai diversi anni che le squadre di Serie A hanno capito che devono schierare i titolari. Salvo rare eccezioni sono sempre scese in campo squadre forti. Il problema è stato che nessun appassionato di calcio si interessava ad una coppa che era come un torneo estivo. Speriamo bene, dai. Non vedo l’ora che arrivino ulteriori dettagli.

    • Io suggerisco anche di cambiare il trofeo. Guardate sul web quanto sono belle la FA Cup, la Coupe de France o la Coppa di Spagna.
      La nostra mi pare un pò bruttina, sembra un cono gelato…

    • Io la farei a forma di una bellezza nazionale visto che si tratta di Coppa Italia… Ad esempio a forma di Monica Bellucci…

    • La famosa coppa del nonno. Se continuava così potevano anche dare il bastoncini in omaggio. Per fortuna che la stanno cambiando.

  • Se sarà come dici tu, mi va bene. Sacrificare oggi la C, magari con la speranza che le società di questa categoria acquisiscano maggior robustezza, per ripristinarla in futuro, ci può stare.
    Un paio di anni fa, c’è stato un momento in cui temevo che destinassero la Coppa Italia solo alle prime 12 della serie A….
    Staremo a vedere…

    • Sì, anche peggio. La formula che c’è stata in questi anni era una sorta di Final Eight del campionato, quindi molto elitaria.

  • Dopo tanti anni con una formula scandalosa sono lieto che finalmente si sia decisi a cambiarla. Al momento non ci sono ulteriori dettagli, ma credo che l’impressione sia proprio quella di valorizzare un trofeo che negli ultimi anni è diventato molto più simile ad un trofeo estivo da 4 soldi.
    Rilanciare la Coppa Italia va bene e quindi ben venga anche il taglio momentaneo della Serie C, ma con la ripromessa di includerla di nuovo in futuro quando l’appeal per questa competizione tornerà ad esserci.

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