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In questa pausa della Serie A e dei principali campionati europei, i giornalisti devono pur trovare qualcosa di cui parlare, e così ci si butta sulle solite polemiche. Francamente, a me poco importa: in genere sono solo schermaglie tra presidenti o tra dirigenti e mondo arbitrale, tutti alla ricerca di qualche piccolo vantaggio.
A me piace il calcio giocato, e per fortuna, anche oggi, nonostante ci siano poche partite, con Pronostico.it c’è sempre modo di studiare qualche incontro.
Ma torniamo al solito tormentone del VAR: era tutto prevedibile. Sono anni che insisto sull’importanza di inserire la tecnologia, ma che sia quella giusta, intelligente. La migliore soluzione è il fuorigioco elettronico in tempo reale. Eppure, nonostante sia facilmente applicabile, non l’hanno ancora introdotto. Chi mi segue dal 2008 sa che questa è una battaglia che porto avanti da anni: è la strada più giusta, e prima o poi ci arriveremo.
Il punto è che il calcio è bello se è fluido e senza troppe interruzioni. Con continue interruzioni, muore. Già ci sono giocatori che restano a terra simulando colpi alla testa, per non parlare dei portieri che trattengono la palla all’infinito o del trucchetto di rifugiarsi in calcio d’angolo. Ora c’è anche il VAR: minuti e minuti persi per rivedere ogni singola azione. Il risultato? Polemiche infinite e un calcio che a volte stanca perfino i tifosi più fedeli.
Non fraintendetemi, il calcio è fantastico per chi scommette, ma per goderselo come spettatore ormai trovo molto più interessante il tennis. Questo utilizzo sconsiderato della tecnologia sta solo spingendo gli appassionati ad allontanarsi da uno sport che hanno sempre amato.
Ecco la mia formula per rendere il calcio più bello:
- Eliminare la VAR. Basta perdite di tempo per rivedere ogni singolo fotogramma. Il calcio deve scorrere, senza interruzioni inutili.
- Fuorigioco Elettronico in tempo reale. Funziona come la goal-line technology: se c’è fuorigioco, l’arbitro riceve subito un segnale e fischia. Semplice e immediato, senza moviole. Così si risparmiano minuti preziosi: gran parte del tempo perso è per i fuorigioco, e già questa soluzione renderebbe il calcio più scorrevole e godibile.
- Limitare le perdite di tempo dei portieri. Devono essere più rapidi sia nelle rimesse dal fondo sia quando trattengono la palla. Ridurre il tempo massimo e far rispettare la regola senza timore: troppo spesso gli arbitri evitano di sanzionare queste situazioni.
- Rimesse laterali più rapide. Anche per le rimesse valgono le regole del punto precedente. Qualche secondo per battere e, se si tergiversa, la rimessa passa all’avversario. Semplice e diretto.
- Giocatori a terra per infortunio? Si calcola un tempo a parte che verrà recuperato per intero. In questo modo i furbetti, che usano questo trucco per rallentare, ci penseranno due volte.
- Arbitri di rigore aggiuntivi. Due arbitri per ciascuna area di rigore, per un totale di tre giudici pronti a decidere su eventuali contatti. La decisione richiede almeno due giudici su tre, e deve essere presa in pochi secondi: niente VAR, niente interruzioni, e, se c’è il minimo dubbio, si va avanti senza fischiare.
Queste soluzioni porterebbero un calcio più veloce, fluido e avvincente.
In questo modo, avremo un calcio più bello, più veloce e anche più etico e giusto. Senza le polemiche inutili legate al VAR, ma con un uso intelligente della tecnologia. Così facendo, renderemmo felici anche gli arbitri, che ormai sono diventati una sorta di “casta.” Li togliamo dalle sale VAR e li riportiamo in campo, a fare quello per cui sono pagati: arbitrare e garantire la regolarità del gioco direttamente sul campo.
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