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Abbiamo intervistato la redazione di BettingExchange.it, il sito di riferimento in Italia per il Punta e Banca, in particolare Giulio Giorgetti l’ideatore del progetto. L’intervista ci da modo di avere una fotografia chiara del reale stato del betting exchange in Italia.
QSC: Ciao Giulio, cosa è il sito BettingExchange.it?
Giulio Giorgetti: Il sito BettingExchange.it è nato nel lontano 2007 quando ho scoperto insieme ad altri amici la bellezza del Punta e Banca e abbiamo pensato di creare una community che potesse raccogliere e sostenere l’arrivo in Italia di questo magnifico prodotto. La redazione è composta da trader professionisti che conoscono il betting exchange da circa 10 anni, alcuni hanno iniziato agli albori.
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QSC: Cosa è il Punta e Banca?
GG: Il Punta e Banca o Betting Exchange è la nuova modalità di scommesse che consente di poter effettuare le scommesse senza la presenza del bookmaker che gioca un ruolo solo di fornitore del servizio. Con il betting exchange abbiamo un giocatore che Punta, che è paragonabile allo scommettitore classico attuale, e un giocatore che Banca cioè che assume un ruolo simile a quello di un bookmaker. I vantaggi del betting exchange sono enormi rispetto alle scommesse tradizionali, oltre alla possibilità infatti di diventare un bookmaker è possibile ottenere quote mediamente più alte delle scommesse tradizionali ed è possibile effettuare il trading sportivo.
QSC: Cosa è il trading sportivo?
GG: Con il trading sportivo si intende la possibilità di realizzare dei profitti tramite l’apertura e la chiusura delle scommesse con quote differenti. Questo succede perché le quote con il punta e banca sono in continuo movimento ed è possibile trarre un utile dalla loro “compravendita”, per questo motivo viene conosciuto anche con il nome di borsa delle scommesse.
Questo da qui modo ad esempio di poter trarre un profitto anche dopo pochi secondi o minuti dall’inizio della partita e addirittura, potenzialmente, anche senza che questa sia nemmeno iniziata.
QSC: Quando arriverà il Punta e Banca in Italia?
GG: Manca poco, dal 7 aprile in poi ogni giorno è buono, al 99% sarà nel mese di Aprile.
QSC: E’ più facile vincere con il Betting Exchange rispetto alle scommesse classiche?
GG: Questo è un errore comune, la realtà non è che è più facile vincere ma è più facile gestire bene le proprie scommesse, la maggior probabilità di vincere è un effetto colleterale. Alcuni utenti si avvicinano al betting exchange come se tutti potessero vincere, naturalmente è impossibile. C’è sempre chi perde altrimenti il prodotto non sarebbe sostenibile.
Quello che succede è che gli utenti possono decidere di chiudere la scommessa in anticipo vincendo una somma minore eliminando quindi il rischio.
Ad esempio invece di vincere 100 euro un utente potrebbe decidere di chiudere la scommessa in anticipo al primo tempo e vincerne 50 sicuri invece che avere l’intera somma con il rischio di perderla.
QSC: Quali saranno le differenze con il sito betfair.com?
GG: Il sito in Italia rispetto al .com partirà con la sola liquidità italiana e senza l’ippica.
QSC: Quando potrà maturare il progetto?
GG: Bisogna considerare che il betting exchange partirà da zero, è la prima volta che in Italia verrà offerta questa possibilità. Un utente italiano infatti non può registrarsi sul sito betfair.com sia perché non è autorizzato da AAMS sia perché Betfair stessa non accetta più utenti italiani.
QSC: Cosa ne pensano i vecchi giocatori del .com?
GG: Ci sono tre tipologie di utenti, quelli entusiasti dell’arrivo del .it perché finalmente potranno “regolarizzarsi” e giocare senza avere problemi legati al fisco e alla legge italiana e poi ci sono gli scontenti. Tra gli scontenti abbiamo due categorie quelli che perdono e quelli che vincono. Il bello è che può sembrare assurdo ma stiamo vedendo che la maggior parte degli utenti che si lamentano sono quelli che in realtà perdono sul .com o che giocano solo ogni tanto. I veri giocatori che vincono sono solo una minima parte e tra loro saranno insoddisfatti quelli che utilizzano l’ippica. Su questo punto li capiamo.
QSC: Chi gioverà dell’arrivo del Betting Exchange in Italia?
GG: Tutti gli scommettitori saranno contenti dell’arrivo del betting exchange perché avranno modo di utilizzare una tipologia di scommesse divertente e che può essere utilizzata anche per vincere in maniera professionale.
Infatti, partendo dal presupposto che si può vincere anche con le scommesse classiche, con il betting exchange si hanno maggiori tutele del capitale.
QSC: Quali sono gli obiettivi futuri?
GG: Siamo solo all’inizio per rendere maturo il betting exchange in Italia serve tempo, deve crescere la liquidità e deve crescere un cultura che attualmente è solo di nicchia. Il nostro obiettivo è proprio quello di far diventare un prodotto di nicchia in un prodotto più popolare. Gli italiani sono persone sveglie e se hanno una opportunità la sfruttano. Basta che capiscono che il punta e banca è il modo più bello di scommettere e a quel punto il gioco è fatto.
Detto questo ci stiamo battendo per l’introduzione futura di una liquidità europea e dell’ippica. Con questi due elementi il prodotto diventerebbe imbattibile, tutti i bookmaker probabilmente verrebbero riconvertiti al betting exchange.
Comunque si parla di obiettivi a medio-lungo termine, quindi il primo step sarà quello di formare gli utenti e far crescere la liquidità italiana soprattutto sui grandi eventi.
QSC: Cosa consigli a chi vuole sapere tutto sul betting exchange?
GG: Naturalmente di seguire il nostro sito http://bettingexchange.it, tutti i contenuti sono gratuiti, il nostro obiettivo è quello di far crescere la community e sostenere il progetto .it. Abbiamo messo a disposizione una guida completa online e un pdf introduttivo per i neofiti. Inoltre abbiamo raccolto in un libro Guida Betting Exchange le migliori strategie raccolte dai trader professionisti del sito bettingexchange.it.
QSC: Parlaci del libro, per chi è destinato?
GG: Il libro Guida Betting Exchange è pensato sia per gli utenti che sono già esperti delle scommesse tradizionali ma che vogliono fare esperienza con il punta e banca, sia gli utenti che già si sono avvicinati a questo prodotto ma non lo hanno sfruttato al massimo.
Ringraziamo Giulio Giorgetti e tutta la redazione per la sua disponibilità.
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